Laboratorio Ritratti
Il laboratorio di arteterapia “Ritratti”
trae spunto dalla ricerca che molti pittori quali Picasso o Van Gogh
hanno fatto della propria immagine, come simbolo di quanto poteva essere
rappresentativo delle proprie caratteristiche di personalità e della
propria particolarissima storia.
Una ricerca per trovare una definizione,
per interrogarsi intorno a se stessi, in un dialogo allo specchio
attraverso nuove modalità e nuovi approcci espressivi.
Basti pensare alle tele di Frida Kalo, a
come arrivi forte in chi le osserva, trasmesso con estrema obiettività
e dignità, quello che il dolore fisico infliggeva al suo corpo e alla
sua anima.
Un percorso intorno al tema
dell'espressione della propria identità attraverso ritratti, intesi sia
come veri e propri autoritratti, sia come immagini assunte come
rappresentative della propria storia e dei propri significati.
Uno spazio settimanale di un'ora e mezzo, dove incontrarsi in piccoli gruppi, dalle due alle cinque persone. Il laboratorio si sviluppa in cicli di quattro incontri
che prevedono un lavoro psicologico attraverso la produzione di
immagini e la costituzione del gruppo, al fine di familiarizzare con il
mezzo espressivo e prendere coscienza delle potenzialità evolutive
offerte da questo approccio.
È un processo di esercizio di sé, di
evoluzione personale, che deriva dalla propria storia individuale e che
teoricamente non si esaurisce mai. Potrebbe continuare all’infinito in
un gioco di fare e rifare il proprio autoritratto.
Creare un’immagine di sé significa poter vedere quello che ognuno ha da dire, mostrare i frammenti di cui siamo composti.
C'è qualcosa di più e di diverso rispetto al semplice schema corporeo o rispetto all’io o al sé corporeo, si tratta di creare la rappresentazione di un’immagine interna che assorbe e si costituisce di modelli e ideali sia interni che esterni. Ovvero c’è sempre uno scarto tra oggetto rappresentato ed immagine, scarto di elaborazione e costruzione di significati.
C'è qualcosa di più e di diverso rispetto al semplice schema corporeo o rispetto all’io o al sé corporeo, si tratta di creare la rappresentazione di un’immagine interna che assorbe e si costituisce di modelli e ideali sia interni che esterni. Ovvero c’è sempre uno scarto tra oggetto rappresentato ed immagine, scarto di elaborazione e costruzione di significati.
Open day lunedì 16 marzo 2015 – 19:00 / 20:30 – Chieri Via Mombello 5
Open day sabato 28 marzo 2015 – 11:00 / 12:30 – Chieri Via Mombello 5
partecipazioni accolte fino a tre giorni prima
previa iscrizione
mail info@psicologochieri.it
tel. 393 49 99 794
Commenti
Posta un commento